31 ottobre 2006

Oaxaca: il giorno dei morti

Questa la notizia: lo scontro tra movimenti popolari e governo messicano che si sta svolgendo nella città di Oaxaca assume giorno dopo giorno risvolti sempre più tragici. Nella sola giornata di ieri ci sono stati infatti due morti (un infermiere e un impiegato della previdenza sociale). Tra le vittime della Polizia Federale Preventiva (PFP) c'è però anche un corrispondente di Indymedia, Will Bradley Roland, assassinato invece il 28 ottobre. Nelle ultime ore è stato ferito mortalmente da un candelotto lacrimogeno anche un ragazzo di quindici anni.

Questa è invece la situazione: dal 22 maggio del 2006 circa sessanta mila insegnanti hanno installato un presidio nel centro della città di Oaxaca, capitale dell'omonimo stato, con l'intenzione di protestare per ottenere un miglioramento delle condizioni di lavoro. Già il 14 luglio il governo regionale di Ulises Ruiz - sostenuto dal presidente uscente Vicente Fox - aveva reagito violentemente alla manifestazione. In seguito a questo primo attacco 350 organizzazioni sociali, che solidarizzano con il movimento degli insegnanti, hanno fondato l'Assemblea Popolare dei Popoli di Oaxaca (Appo) chiedendo le dimissioni del governatore. Oggi la città di Oaxaca è a ferro a fuoco: le barricate della Appo resistono agli attacchi della polizia federale e pretendono l'immediata destituzione di Ulises Ruiz.

Infine questi sono i dettagli: al pari di Indymedia e del suo corrispondente Roland, anche numerosi altri media liberi, sia nazionali che internazionali, sono presenti ad Oaxaca per documentare la resistenza del movimento dei lavoratori messicani. L'unione di queste testate ha permesso di costituire una rete di media alternativi che oggi funge da strumento di informazione popolare e da meccanismo essenziale di coordinazione della lotta per la destituzione del governatore Ulises Ruiz. Tra di esse Radio Universidad, la voce del popolo di Oaxaca, è stata oscurata mentre informava che nei dintorni della città universitaria - dove ha sede la radio - si stavano appostando numerosi veicoli della polizia.

Dall'inizio del movimento, quattordici persone sono state assassinate e più di quaranta sono invece finite in carcere. La Rete di Oaxaca dei Diritti Umani ha chiesto che cessino immediatamente gli attacchi armati contro le barricate (che attentano direttamente alla vita dei manifestanti), che si investighi e si individuino le vittime degli scontri e che si ponga presto fine al conflitto. La Rete di Oaxaca chiede a chiunque lo voglia di testimoniare alle autorità la propria solidarietà all'Appo inviando una mail ai seguenti indirizzi:

vicente.fox.quesada@presidencia.gob.mx
cabascal@segob.gob.mx
correo@cndh.gob.mx
gobernador@oaxaca.gob.mx


Vittorio Martone

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2 Commenti:

Alle 11/02/2006 07:29:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

OT

Biblioteca Comunale di Castel San Pietro Terme Via Marconi 29 – Castel San Pietro Terme (Bo) Venerdì 3 Novembre 2006, ore 21.00 Gian Ruggero Manzoni presenta “Scritture scelte 1977-2003” (ed. del Bradipo, Lugo 2006) L’esperienza del poeta. Vite ai margini, vite estreme Progetto Abitare gli Spazi 2006 Castel San Pietro Terme Città di Poesia coord. di Matteo Fantuzzi col sostegno di Pro Loco e Ass. alla Cultura, comune di Castel San Pietro Terme.

Gian Ruggero Manzoni, nativo di San Lorenzo di Lugo nel 1957, vive tra l’Italia e la Germania. Discendente di Alessandro e nipote di Piero, è forse l’emblema dell’artista “totale”: poeta, narratore e saggista, ha alle spalle già giovanissimo prestigiose pubblicazioni per case editrici come Feltrinelli e Scheiwiller, all’attività di scrittore affianca quella d’artista (ha esposto ad esempio alla biennale di Venezia negli anni ’80) e curatore. È forse il migliore esempio di come la vita e l’arte possano intrecciarsi e scandire l’esistenza quotidiana, ne esce una scrittura dura e senza compromessi che sorprende al tempo stesso per l’umanità che trasmette. Ha insegnato Storia dell' Arte, del Costume e dello Stile presso l' Accademia di Belle Arti di Urbino, ha fatto parte dell’esercito italiano a Sarajevo durante la guerra in Bosnia.

Come arrivare: Prendere l’A14 (Bo-An) e uscire al casello di Castel San Pietro Terme, a quel punto girare a sinistra in direzione del paese per circa 3 km. Dopo il ponte della ferrovia vi troverete a un grande incrocio semaforico, lo oltrepassate proseguendo lungo il viale alberato (Viale Roma). Quando la strada si dirama andate a destra (Via Marconi) e parcheggiate nel parcheggio subito alla vostra sinistra. La biblioteca si trova subito lì, dall’altra parte della strada, all’altezza del semaforo.

 
Alle 8/05/2011 10:39:00 AM , Anonymous casino live ha detto...

oko

 

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