07 maggio 2007

Brianza in musica!

Potrà sembrare strano, ma a me la Brianza non dispiace per niente. Sarà perché in genere mi ci scarrozzano a bordo di decappottabili fiammanti sotto il cocente sole primaverile (sì, cocente, in pianura il sole è terribile già in primavera, e i bolognesi lo sanno), sarà perché il tessuto umano che mi accoglie è davvero eccezionale (lasciatemi fare il bieco sentimentalista, che mi riesce bene...). Ad ogni modo, prima di tediarvi con quanto ho da dire, eccovi immediatamente due segnalazioni, che mi porto appresso dai giorni trascorsi in Brianza la settimana scorsa ed alle quali tengo più che al fatto che mi si legga questo mio post:

1) Stefano Vergani live da La Salumeria della Musica di Milano questa sera (ore 24) su Radio Lifegate (cliccando a destra sul play vi si apre il pop-up per l'ascolto in streaming, per l'ascolto analogico ecco invece le frequenze);

2) il sito dei Figli di Madre Ignota.

E adesso veniamo a noi... Nella registrazione della serata del 23 aprile che stasera vi ascolterete Stefano Vergani e l'Orchestrina Pontiroli presentano in anteprima il loro ultimo disco Chagrin d'amour (dalla bellissima copertina realizzata da Giandomenico Sozzi). Per molti Tabardiani Stefano, oltre a essere un bravissimo artista, è anche e soprattutto un amico. Ciò non impedisce di esprimere sulla sua musica un giudizio distaccato e obiettivo che, per quanto mi riguarda, è decisamente entusiastico. Dopo un album d'esordio eccezionale (non sto a dire "realizzato all'età di soli 22 anni" perché, nel gergo della critica musicale italiana, sarebbe come affermare "ci sono una marea di ingenuità ma gliele perdoniamo perché si tratta ancora di un ragazzino"), pieno di certo di numerose influenze e legato ancora a tratti a un clima post-adolescenziale, Ste' apre questo nuovo lavoro con un brano toccante, Amici miei, che rappresenta una consapevole cesura rispetto a tanto passato (che pure rimane fondante) e punta diretto verso l'autonomo sviluppo della sua maniera di fare musica e di scrivere. In cosa consiste questa maniera? Nel distacco dai modi del cantautorato italiano, tanto per tranciarla netta; nel realizzare canzoni che fondano ironia e malinconia (e su questo punto restiamo nel seminato), ma facendo largo uso del verso spurio, superando la restrizione della forma perfetta e impostando la canzone più alla stregua del ferroviere Gianmaria Testa. Una forma di scrittura che inoltre punta tanto sul gioco, sullo straniamento temporale applicato spesso ai temi sociali (e queste forme di anacronismo a me piacciono davvero molto, ché l'Italietta di un tempo è ancora molto attuale), sull'assurdo e sulla boutade. Il nuovo album, poi, si distingue per un notevole approfondimento della ricerca musicale, e larga parte di questo merito va data ai musicisti Diego Potron alias Tony Roma (contrabbasso), Felice Cosmo (piano), Stefano Iascone (tromba), Irina Solinas (violoncello), Luca Butturini (chitarra) e Fabio Cardullo (sax) (questi ultimi due presenti anche nel progetto Figli di Madre Ignota, dove in due brani dell'ultimo disco è presente anche qualche incursione vocale dello stesso Stefano).

E veniamo quindi a questo progetto molto interessante. I Figli di Madre Ignota, una - per loro definizione - "spaghetti balkan band", rappresentano una divertentissima forma di gioco musicale inter-etnico, inter-stilistico, inter-culturale (inter-ista, no!). Già noti e già distribuiti nei "circuiti ufficiali" (il bellissimo video del loro singolo Theme from Paradise [cover della colonna sonora del film del 1982 Paradise] è passato su AllMusic e su MTV, oltre che qui), la loro grandezza sta tutta nell'intelligenza delle loro interpretazioni dal vivo, delle quali però parlerò in futuro.

Vittorio

Etichette: ,

2 Commenti:

Alle 5/08/2007 07:34:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

se volete vedere i figli in azione
copiatevi questo indirizzo
e incollatelo sulla barra navigazione del vostro navigatore (che mi auguro sia mozilla) marcop.

http://www.youtube.com/watch?v=teDFUbf0-Rw

 
Alle 5/08/2007 09:30:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Marcoli', il video lo avevo già linkato nel post, ma credimi, non è assolutamente paragonabile a quello che sono capaci di fare dal vivo. Spero di buttar giù due righe quanto prima, febbre permettendo.
Sempre Mozilla.

 

Posta un commento

Iscriviti a Commenti sul post [Atom]

<< Home page