30 aprile 2007

Verso la cruna del mondo

Pochissime righe, giusto per una segnalazione sui contenuti della rete che, una volta tanto, riguarda il nostro sito. Qui trovate infatti il primo dei resoconti dall'India di Andrea Severi che, con un po' di voglia di giocare, abbiamo deciso di intitolare, richiamando Gozzano, Verso la cruna del mondo. Tra gli spunti forniti da Andrea, una cosa mi ha molto colpito: la riflessione sul rapporto tra la cultura occidentale e quella indiana intorno al concetto di rimozione e aggiramento. Segue un piccolo assaggio, aspettando i vostri commenti...

Vittorio


«Ti chiedi come possa questa società della pluralità degli atteggiamenti, del rispetto della vita nelle sue molteplici forme (nella sua verticalità che non va a scapito dell’orizzontalità, come forse avviene ed è sempre avvenuto nella nostra tradizione occidentale), questa società che sembra scandita da un tempo antico, che non incalza mai le vite degli uomini, come questa società – dico – possa accogliere la nostra modernità capitalista, basata sulla standardizzazione, sull’efficienza, sulla rimozione di ostacoli piuttosto che sul loro aggiramento… ecco! Questa dell’ostacolo mi sembra una metafora abbastanza felice: la nostra società europea ha potuto dominare ed espandersi promuovendo di volta in volta un pensiero, una ideologia a discapito di tutte le altre (da qui censure, roghi, battaglie per la supremazia): il carburante della "civilizzazione" e del "progresso" sono sempre state vite umane, intelligenze, modi alternativi al modello.»

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