Verso la cruna del mondo
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Vittorio
«Ti chiedi come possa questa società della pluralità degli atteggiamenti, del rispetto della vita nelle sue molteplici forme (nella sua verticalità che non va a scapito dell’orizzontalità, come forse avviene ed è sempre avvenuto nella nostra tradizione occidentale), questa società che sembra scandita da un tempo antico, che non incalza mai le vite degli uomini, come questa società – dico – possa accogliere la nostra modernità capitalista, basata sulla standardizzazione, sull’efficienza, sulla rimozione di ostacoli piuttosto che sul loro aggiramento… ecco! Questa dell’ostacolo mi sembra una metafora abbastanza felice: la nostra società europea ha potuto dominare ed espandersi promuovendo di volta in volta un pensiero, una ideologia a discapito di tutte le altre (da qui censure, roghi, battaglie per la supremazia): il carburante della "civilizzazione" e del "progresso" sono sempre state vite umane, intelligenze, modi alternativi al modello.»
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