Niente male. Riprovateci.
Stavo rileggendo alcune pagine di storia della letteratura nordamericana quando ha cominciato a ronzarmi in testa il ricordo di un aneddoto pynchoniano che a molti Tabardiani ho già raccontato in passato. Per quanti si imbatteranno per la prima volta in questa storiella, la cosa potrà magari risultare divertente; per chi l'ha già sentita parecchie volte, pazienza, sto invecchiando, e com'è naturale che accada, finisco col ripetere sempre le stesse cose.
Che Pynchon sia tra i più misteriosi scrittori americani lo sanno in molti (non concede intervista alcuna, rifiuta i premi, non è noto dove viva né tanto meno che aspetto abbia e, come Salinger, o forse in maniera ancora più maniacale, rigetta ogni sorta di compromesso con la famigerata "industria culturale"). Quello che forse non tutti sanno - e veniamo all'aneddoto curioso - è che, proprio basandosi su questi aspetti in comune tra i due scrittori, il settimanale newyorchese Soho Weekly News avesse avanzato l'ipotesi che in realtà Pynchon e Salinger fossero la medesima persona (avvalorando la suggestiva congettura con la considerazione che Salinger smise di scrivere più o meno in contemporanea con l'uscita, nel 1963, del primo romanzo di Pynchon V - gentilmente offerto da Google libri in "anteprima non disponibile"). E veniamo alla chiusa del simpatico racconto: in risposta alla supposizione del Soho il nostro si premurò di far giungere alla redazione un laconico e sarcastico telegramma di sole quattro parole: «Not bad. Keep trying.», per l'appunto: «Niente male. Riprovateci.»
Vittorio Martone
Etichette: Bâtard
4 Commenti:
Interessante, non ne ero a conoscenza.
E nemmeno un cenno sulle meravigliose immagini tratte dai Simpsons?
Vittò, ma lo sai? Le immagini che hai tratto dai Simpsons sono davvero meravigliose!
Ooohh! Adesso sì che sono un uomo soddisfatto.
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