narrazioni
Scrivo questo, spinto da un “appunto” di Tiziano Scarpa pubblicato poco fa su Il primo amore. Qui sotto ve lo riporto. A volte, per periodi di tempo circoscritti, la vita può essere programmaticamente un’annotazione smozzicata, in modo che crei delle forme nuove, per così dire parallele alle tue Forme solite:
Promemoria.
Tiziano Scarpa
Vado verso il deposito bagagli, un taxi inchioda per non uccidermi, mi viene in mente quella volta che sono capitato per caso a sant'Ignazio, a Roma, mi aveva suscitato un pensiero, non so più quale, l'avevo trascritto su un taccuino ripromettendomi di ritornarci per approfondire. Saranno passati cinque anni, nel frattempo ho continuato a prendere una quantità di altri appunti in giro per il mondo riproponendomi immancabilmente di tornare su ciascuno di essi per documentarmi meglio, fare mente locale più attentamente, stendere qualcosa di più accurato. Ma quando dedicarsi fino in fondo a un pensiero, se non nel momento in cui nasce? Morirò ripromettendomi di reincarnarmi, o almeno trovare una collocazione nell'aldilà: non per altro: per sviluppare tutti gli abbozzi che ho vissuto. La vita come promemoria – puntualmente trascurato (siamo scarabocchi presi di passaggio, annotazioni smozzicate, non ci si torna sopra mai più ecc.) (ricordarsi di articolare meglio questo appunto).
Eugenio
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