16 settembre 2007

Es.terni 2007

"Chi è fiero della propria paura osa tendere cavi sui precipizi"

Dal 20 al 30 settembre si svolgerà a Terni la seconda edizione del Festival internazionale della creazione contemporanea Es.terni. La prima edizione ha raccolto un inatteso successo presso istituzioni, critica e soprattutto tra la cittadinanza ed è con grande entusiasmo che ci si appresta a cominciare questa seconda edizione. Nel sito ufficiale potete trovare il programma degli eventi insieme a foto e video delle performances della scorsa edizione. Il festival rientra in un più ampio progetto che vorrebbe reinventare Terni, facendola gradualmente mutare da declinante polo industriale a nuovo polo culturale, occupando uno spazio vuoto nell'agenda regionale, da troppo tempo ripiegata esclusivamente sulla glorie artistiche passate e trapassate. Nomi di punta di quest'anno saranno il coreografo canadese Dave St Pierre, che proporrà il suo applaudito La pornographie des âmes, i Sineglossa, Antonio Latella. Il sottoscritto farà parte dell'Osservatorio dello spettacolo contemporaneo, una redazione giornalistica che si occuperà di seguire tutti gli eventi, incontrare pubblico e artisti e fornirne una cronaca e una descrizione quotidiana (anche sul sito www.exsiriterni.it). A fine festival cercherò di riportare su queste pagine un resoconto della manifestazione. Ci rileggiamo tra un paio di settimane.

Paolo.

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3 Commenti:

Alle 9/16/2007 12:39:00 PM , Blogger Francesco ha detto...

ma che figata ( perdona il giovanilismo)! che belli i video, certo sulla riconfersione da polo industriale a culturale (ma che di cultura ce se magna? na città intera, o giù di lì, peraltro? son domande sincere, senza retorica) c'ho le mie sincere dubbiosità

 
Alle 9/16/2007 06:53:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Chiaro che non se magna di sola cultura, a Terni poi, ci mancherebbe, dove vale ancora l'equazione città=fabbrica. Però è una città che ha bisogno di ritrovare un'identità dopo la fine della fase industriale (vera genesi più che fase) che l'ha creata e fatta divenire ciò che è ora. Per cui, se oltre a riconvertire gli stabilimenti secondo nuove richieste di mercato e ad investire sul terziario come sta già facendo, si punta con forza anche su produzioni artistiche e sull'università, assumendosi un ruolo guida nel contemporaneo umbro, beh tutto il mio appoggio. Per cui no, un polo artistico non sfama una città, dubbiosità condivise, ma stuzzica l'appetito delle giovani menti locali e magari anche di qualche turista.

 
Alle 9/16/2007 09:09:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Brav....se avete bisogno di me per qualsiasi cosa hai il mio number, saluti e buona lavoro

 

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