28 aprile 2008

La sinistra è definitivamente morta, salutiamola italianamente

"La buona notizia è che ci siamo levati Rutelli dai coglioni, forse." Nipresa.

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6 Commenti:

Alle 4/28/2008 10:01:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

addio, addio

 
Alle 4/28/2008 10:10:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

aspettate, vedete che ora che arrivano i voti dall'Australia si ribalta tutto.

p.s. ma quella foto è di oggi, no vero?

 
Alle 4/29/2008 07:33:00 AM , Blogger scott_ronson ha detto...

Ho peccato di ottimismo. Rutelli ha un seggio in senato comodo comodo.

 
Alle 4/29/2008 10:48:00 AM , Anonymous Anonimo ha detto...

è colpa nostra... di nuovo... ma basta, per favore... :
Ezio Mauro:
C'è un dato più inquietante, che lacererà la sinistra italiana per mesi e peserà sul futuro: Rutelli al Comune ha preso 55 mila voti in meno di quanti ne ha conquistati sul territorio cittadino Nicola Zingaretti, neopresidente eletto della Provincia di Roma. Poiché le schede bianche e nulle per Rutelli sono la metà di quelle per Zingaretti, questo significa che decine di migliaia di cittadini - di sinistra, evidentemente - hanno votato per Zingaretti alla Provincia e contro Rutelli (dunque per Alemanno) al Comune. Un voto, bisogna dirlo con chiarezza e subito, del tutto ideologico, che viene in gran parte dalla sinistra radicale, così convinta dalla tesi autoassolutoria che vede nel Pd la colpa della sua scomparsa dal Parlamento, da far pagare al Pd la battaglia di Roma, lavorando contro Rutelli. Per questi cannibali fratricidi, grillisti e antagonisti, Rutelli era il bersaglio ideale, come anche per qualche estremista del Pd: troppo cattolico, importatore della Binetti, amico dei vescovi, come se la scommessa fondativa e perenne del Pd non fosse quella di tenere insieme, a sinistra, cattolici ed ex comunisti. Un ideologismo a senso unico: che serve ad azzoppare la sinistra, facendola perdere, mentre non scatta per bloccare l'uomo di An in marcia verso il Campidoglio. Anzi.

È da qui, oggi, che deve partire Veltroni. Guardando in faccia questo problema grande come una casa, la sindrome minoritaria della sinistra. Con il vantaggio che Roma dimostra - sommando il fuoco amico su Rutelli e le astensioni - come con la sinistra radicale e il suo ideologismo suicida non si possano ipotizzare alleanze, se non per perdere. Ma nello stesso tempo, quel voto reclama una copertura politica dello spazio vuoto a sinistra: cominciando dalla pronuncia di quella parola, l'unica che il dizionario politico veltroniano ha evitato per tutta la campagna elettorale, e tuttavia l'unica che può mobilitare - coniugata con la modernità, con il cambiamento, con l'innovazione, con la capacità di parlare al centro - quella fetta di apolidi messi in libertà dal fallimento dell'Arcobaleno. Cittadini che esistono, che sono una forza potenziale di alternativa al berlusconismo, solo che qualcuno sappia convertire in politica spendibile il loro peso senza rappresentanza.

 
Alle 4/29/2008 12:48:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Giannini l'ha vista in modo leggermente diverso

 
Alle 4/29/2008 02:41:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

come tutti sappiamo e. mauro e' un cogllione.

e' ovvio che pubblicare in prima pagina come titolo centrale ROMENO MASSACRA FAMIGLIA e' fare campagna elettorale per i fascisti.

e'incredibile che per anni la sinistra abbia cercato una alleanza con persone di tal fatta.

parlando d'altro:

sono stato a seguire due lezioni del corso "lingua e cultura romani' [dei rom]" all'universita' di trieste; mooolto interessante:
ad esempio:
- i rom non sono una popolazione nomade
- i campi nomadi sono in verita' accampamenti di rifugiati a seguito dell pulizia etnica di milosevic ( e degli altri campioni di umanita' che hanno governato i balcani negli anni 90 ) e del crescente ( dopo la caduta di ceausescu ) razzismo in romania; in romania dal 1300 al 1870 ogni rom era, per legge, uno schiavo.
-in italia ci sono circa 130.000 rom, l'80% dei quali italiani, residenti principalmente in abruzzo e molise. il restante 20% sono profughi che vivono nei campi.
-rom e' una parola di origine indiana e significa uomo.

davide

 

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