26 novembre 2007

Sogno dell'ala destra

Mi piaceva, fra attuali e presto fagocitate calcistiche tragedie ed eterne ma inutili saggezze esistenziali, far partire il nuovo blog con questa poesia del modenese Enrico Trebbi. Aspettando di ritrovarci domenica sul campo.

Mimmo



Fatti salvi i primi dieci minuti
sai bene che vivo
la filosofia catenacciara del
"primo non prenderle"
raramente utile, ma comoda:
esclude da subito l'impegno
di spingersi in attacco.
Sarà così che oggi
ho giocato la partita senza
vedere l'altra metà del campo,
a campo dimezzato pare
durino meno le partite,
moduli e tecnica
tesi ai supplementari, tentare
il colpo ai calci di rigore.

Anche l'ala destra, per altro,
dimentica la potenza del suo tiro
nel sette di collo pieno
dopo una discesa a perdifiato
il pallone gonfia la rete
dell'urlo assassino della curva;
oggi si concede una melina
di finte e di tocchetti
già col fiatone a centrocampo
a tentare il gol coi pallonetti.

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1 Commenti:

Alle 11/26/2007 03:52:00 PM , Anonymous Anonimo ha detto...

Ce l'eravamo letta spesso in passato, questa poesia, assieme ad un'altra, che, di genesi ciellina (e il suo finale la dice lunga al riguardo), piaceva molto a tutti e due - per i tuoi trascorsi da portiere e i miei attuali, se si può dire. Non sarebbe male farla passare da questa parti. Ci dovresti pensare tu, non saprei come trovarla.

 

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