06 luglio 2006

Redazione a brandelli

In previsione dell'imminente uscita del numero 3-4 di Tabard (fissata per il 10 luglio), abbiamo voluto pubblicare un estratto delle nostre discussioni a distanza. Questo breve scambio di battute, se da un lato fornisce un'idea della "dedizione" con cui si affrontano le questioni basilari nella redazione della rivista, dall'altro è decisamente utile a evidenziare il grado di stanchezza di un gruppo editoriale che, come è giusto che sia dopo la preparazione di un numero sul postmoderno, ha finito col trovarsi ridotto, per l'appunto, a brandelli.


Mail del 22/06/2006, ore 21.18

Ciao a tutti,
questo (vedi allegato Word) è il risultato della somma delle vostre segnalazioni sui refusi. Bisognerebbe rileggere gli altri articoli non presenti in questo elenco e inviare entro stasera ulteriori segnalazioni (via mail, non inseriteli nel file altrimenti dobbiamo comparare tutti i file che rimandate e ci rincoglioniamo).
Come metodo: ognuno dovrebbe rivedere il proprio pezzo (come disse Mimmo), e chi ha buona volontà potrebbe dare un’occhiata agli articoli degli esterni segnalando quelli su cui si lavora per evitare inutili dispendi di energia.

Questioni fondamentali: Copertina, titolo, lunghezza rivista.

Lunghezza rivista: A quanto abbiamo capito, le pagine della rivista dovrebbero (in tutto, comprese copertina e quarta di c.) essere 160 (multiplo di 16, ma perché il tizio della tipografia ha parlato di 164?
Marco, per favore, chiami e ci fai sapere per tutto?!).
Mancherebbe una pagina sola (una facciata per intenderci). Che ne pensate di aggiungere una breve citazione alla fine tra le vignette e il sommario di Studi di estetica che resta per ultimo? E, nel caso, quale citazione? Vittorio propone (Daria tu l'hai letto) una citazione
da Pynchon, L'incanto del lotto n.49, in cui Los Angeles vista dall'alto viene descritta come un circuito elettronico. Potrebbe
fungere da prologo al numero 5 che dovrebbe essere sulla città, e in ogni caso c'entra molto col postmoderno e la sua "mappatura".

Copertina: Noi restiamo dell’idea che un primo piano di un bambino dei Chapman Bros sarebbe la soluzione migliore. Kobra, la Monna Lisa ci sembra troppo inflazionata, ultimamente (sarebbe come mettere una Marilyn). Le altre immagini, seppur belle, renderebbero pochissimo in bianco e nero. Ma mettiamola ai voti dato che non abbiamo per ora altre proposte.
I voti a favore di questa (Chap bros) per ora sono numerosi (Eugenio, Vittorio, Mimmo, Francesco, Lorenzo).

Titolo: Con questa foto secondo noi il titolo proposto da Mimmo sarebbe perfetto.
Chi ha paura del postmoderno?
Ai voti: a favore (Eugenio, Vittorio, Mimmo, Francesco, Lorenzo, Aldo Nove, Gattuso).
I voti contro ma senza alcuna proposta sostitutiva verranno annullati. (Kobra?)

Per tutto entro domattina, massimo ore 9, dovreste dire la vostra (o tacere, in tal caso decidiamo noi).

Senza scherzi, soprattutto per i refusi «dateve da fa’» (Wojtyla).
Domani alle nove e mezza mandiamo tutto a Massimo.

Ciao
from Putenza
Eugenio e Vittorio


Mail del 22/06/2006 ore 22.18:

Se la Monna Lisa è inflazionata, Chi ha paura del postmoderno? è invece veramente originale. Ci metterei l'immagine di Manuel Agnelli che canta Male di miele...
Frasi del tipo: "I voti contro ma senza alcuna proposta sostitutiva verranno annullati. (Kobra?)", evidenziano un'immaturità democratica degna dello stalinismo, ma d'altronde è risaputo che qualcuno di voi si tocca con la foto del Beppe...
Bando agli scherzi, a me come già evidenziato i chappa vanno bene in copertina, l'importante è che sia un'immagine provocatoria e che non abbia un contorno - nel senso di cornice - rigido come quella del secondo numero che un po' scazza...
Il titolo, come ho già espresso, a me, fa cacare, quindi proprorrei o Nella rete del Postmoderno o Il Postmoderno nella rete, come suggeriva Severi qualche riunione fa - che oltretutto è anche da Mondiale - altrimenti una cagata che mi è venuta in mente ora potrebbe essere Tre passi nel Postmoderno, ma evito di dire altre cazzate perché sono stanco...
Oppure Un, due, tre... Postmoderno, oppure Cicciolina versus il Postmoderno. Di proposte ne ho fatte così non vengo annullato...
Quindi sia il popolo a votare ma voti se no è annullato...
Comunque buona notte compagni e per il momento - salvo imprevisti finali, tocca i maroni - avete fatto un buon lavoro.
Un saluto a tutti, Paolo.

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